Ferrari 308 GTB Quattrovalvole 1975

Al Salone dell'Automobile di Parigi del 1975 venne presentata una delle Ferrari di maggior successo: la 308 GTB. La nuova berlinetta (come amavano definirla a Maranello: GTB era acronimo di Gran Turismo Berlinetta) Ferrari, nata dalla matita di Pininfarina, venne presentata in tutta fretta per rimediare al parziale insuccesso dell'erede dell'apprezzata Dino 246 GT, la Dino 308 GT4 di Bertone.

 

Abbandonata la configurazione 2+2 con motore centrale della GT4, la 308 GTB si presentava, stilisticamente, come un'evoluzione anni settanta della Dino 246 GT, di cui riprendeva i concetti ispiratori.

Meccanicamente, invece, veniva confermato l'ottimo V8 di 2926cc con distribuzione bialbero su ogni bancata della 308 GT4, ulteriormente impreziosito dalla lubrificazione a carter secco (cioè con circuito dell'olio privo di coppa: una soluzione usata, solitamente nei motori da corsa per evitare momenti di mancato pescaggio dovuti alle forze centrifughe). Molto sportivi anche il telaio, con traliccio centrale, le sospensioni a ruote indipendenti con triangoli sovrapposti ed i freni, 4 dischi autoventilati. Il cambio era manuale a 5 rapporti con differenziale autobloccante. Grazie all'alimentazione a 4 carburatori a doppio corpo, il V8 erogava ben 255cv.

Data la smania del Drake di lanciare il modello, i primi 800 esemplari di 308 GTB vennero assemblati dalla Scaglietti con carrozzeria in vetroresina, mentre a Maranello erano ancora in allestimento gli stampi per la carrozzeria in lamiera d'acciaio.

All'inizio del 1977 le 308 GTB, ora costruite a Maranello con carrozzeria in acciaio, vennero affiancate dalle 308 GTS, con tetto rigido asportabile. La versione targa conservava la meccanica della coupé.

Grazie al gradimento del mercato USA la GTS ebbe sempre vendite superiori alla GTB. Nel 1980 per fronteggiare le più severe norme antinquinamento statunitensi il motore V8, che perse la lubrificazione a carter secco in favore di un circuito convenzionale con coppa, adottò l'alimentazione a iniezione ed un rapporto di compressione più basso. La potenza calò drasticamente a 215cv.

Alla fine del 1982, per fronteggiare le proteste dei clienti delusi dal calo prestazionale, venne lanciata la 308 Quattrovalvole (sia GTB che GTS), dotata di testata a 4 valvole per cilindro. La potenza risaliva a 240cv. La Quattrovalvole si distingueva per una nuova mascherina ampliata (con fendinebbia rettangolari integrati) e lo spoiler anteriore.