DODGE CHARGER 1970 BY ERTL/HOTWEELS ELITE

A differenza della classica Charger 1970, quella utilizzata da Dom 

presenta modifiche più evidenti :innanzitutto ha il motore che fuoriesce dal cofano, questa modifica viene denominata "overhead" dove svetta il grosso convogliatore da dove entra l' aria che viene immessa nel compressore volumetrico, che si chiama "Bug-Catcher air intake" o solamente "Bug-Catcher". 

Nel 2000 l’auto fu preparata per la scena, ma il motore Hemi sovralimentato da compressore volumetrico 8.71 era soltanto appoggiato nel vano motore della Charger.
Per le scene in movimento furono usate altre due auto con compressori volumetrici finti applicati sopra il cofano e nella scena finale del wheeling fu applicato un sistema di sollevamento tramite due pistoni idraulici che simulavano l’impennata.
L’ultima Charger fu distrutta nella scena dell’incidente contro il truck.

 

Tornando alla nostra Dodge Charger: nel 2008 fu acquistata da un collezionista che decise di portarla da “Cinema Vehicle Service”, la “Movie & Picture Car Company” che nel 2000 l’aveva preparata per le scene e chiese di eseguire un restauro dell’auto nei minimi dettagli.
Dentro il cofano, il 528 HEMI con teste Indyheads è stato sovralimentato da un compressore volumetrico 8.71 e alimentato da una F.A.S.T FUEL INJECTION, un impianto di iniezione elettronica a tre iniettori per cilindro e otto iniettori di protossido d’azoto a gestione elettronica: la potenza è di oltre 900 cavalli ai quali vanno aggiunti i 250 derivanti dal protossido d’azoto e più di 8500 giri!
Tutto questo è alimentato da una cellula in alluminio da 12 galloni e due pompe benzina ad alta pressione, il cambio all’interno è stato modificato con dei tamburi in alluminio ricavati dal pieno, frizioni rinforzate e valve body con gestione manuale. Il telaio è rinforzato con dei connecting frame, le sospensioni sono state modificate con boccole poliuretaniche e sul posteriore è stato montato un assale a 9 pollici che può tranquillamente resistere ai 1200 cavalli sprigionati da questo mostro. Lo scarico da 3 pollici e mezzo ha la possibilità di escludere i silenziatori e per l’impianto frenante sono utilizzati quattro dischi e pinze Wilwood.
Nel 2009 il collezionista decise di metterla all’asta a Monterey Beach, California. L’auto venne acquistata da un collezionista Svizzero e poi, infine, è giunta qui in Italia nel 2014.